È una storia dal mare, raccontata attraverso una raccolta di immagini che ritraggono fossili marini e oggetti inanimati abbandonati dall’acqua. Queste fotografie catturano frammenti di un ecosistema che, nella sua intricata particolarità, racconta piccole evoluzioni naturali. Ogni scatto è un tentativo di esplorare e mettere in risalto queste peculiarità, invitando l’osservatore a riflettere sulle trasformazioni che il mare impone agli elementi che tocca.
Le immagini non si limitano a documentare la realtà visibile; aspirano a trascendere il contesto originale, cercando di diventare evocative e concettuali. Ogni fotografia è un esercizio di decontestualizzazione, in cui gli oggetti ritratti assumono forme talvolta incoerenti e astratte, sfidando la percezione convenzionale.
Questi scatti mirano a catturare l’essenza del mare e le sue tracce, proponendo una visione che va oltre la semplice rappresentazione fisica. Gli oggetti abbandonati, trasformati dall’acqua e dal tempo, si fanno simboli di un processo evolutivo in continuo mutamento, evocando un senso di nostalgia e meraviglia. Le fotografie creano un dialogo tra il visibile e l’invisibile, tra il tangibile e l’astratto. È un invito a guardare oltre la superficie, a scoprire la bellezza nascosta nelle piccole cose e a riflettere sulla fragilità e la transitorietà della natura.
Questa collezione rappresenta un viaggio visivo nel mondo marino, un’ode alla sua complessità e al suo potere trasformativo. Ogni immagine è una finestra su un microcosmo di storie, un intreccio di passato e presente, di realtà e immaginazione.